Oggi, domenica 26 giugno 2018, compie gli anni Paolo Maldini, a cui auguriamo buon compleanno. Per l’ex difensore, capitano e bandiera rossonera sono cinquanta le candeline da spegnere.
Paolo Maldini è stata una istituzione rossonera. Capitano, figlio di un capitano, visto che il suo altrettanto celeberrimo padre Cesare, era stato il capitano dei rossoneri che vinsero la prima coppa dei Campioni nella finale di Londra contro il Benfica.
Eppure, Paolo ha vissuto i suoi primi anni di vita da tifoso della Juventus. Ma il tifo da bambino è stato subito accantonato quando è entrato nelle giovanili del Milan, dove per Paolo Maldini dovette a lungo lottare con la nomei di “figlio di papà”, che in molti gli additavano.
Essere il figlio di Cesare non era facili, ma le qualità di Paolo erano indiscutibili e lo portarono fino alla prima squadra, assaggiate per la prima volta il 20 gennaio 1985, quando Nils Liedholm lo gettò in campo al posto di Battistini in una trasferta ad Udine.
Sin da quella prima partita contro l’Udinese, Paolo mette in mostra quello che diventerà il suo marchio di fabbrica, ovvero l’intervento in scivolata pulito sul pallone. Maldini è un talento e con l’arrivo di Arrigo Sacchi, iniziano i suoi trionfi con il Milan. Lo scudetto, poi le due coppe dei Campioni, altrettanti coppe Intercontinentali e supercoppe Europee.
Successi che proseguono anche sotto la gestione Capello, con cui Paolo vince la sua terza coppa dei Campioni e tre scudetti in fila. Il suo quinto campionato lo vincerà con Zaccheroni in panchina, e nel frattempo, ha ereditato la fascia di capitano da Franco Baresi.
Con il passere degli anni, Paolo sposta la sua posizione sul campo da quella più mobile di terzino a quella meno faticosa di centrale difensivo, ma questo non officerà sulle sue prestazioni. Ma se con il Milan i successi non mancano, per Paolo Maldini invece non arrivano vittorie con la maglia della nazionale, ove arriva solo un argento nel mondiale statunitense perso in finale con il Brasile. In azzurro, Paolo gioca 126 partite, segnando 7 reti.
Con l’arrivo di Ancelotti sulla panchina del Milan, ecco altri successi per Paolo Maldini, che a Manchester alza la prima coppa dei Campioni da capitano e lo fa esattamente 40 anni dopo quella vinta dal padre Cesare a Londra.
Qualche anno dopo, Paolo Maldini torna in finale ad Istanbul ed è proprio un suo bel goal ad inaugurare quella finale contro il Liverpool. Sembra quasi che quel goal debba essere un tributo alla sua grandissima carriera ed invece si trasforma in maledizione, visto che i reds rimontano dal 3-0 al tre pari e poi battono il Milan ai rigori, in una delle partita che tutti i tifosi rossoneri vorrebbero cancellare dai ricordi.
Ma Paolo Maldini non può digerire quella sconfitta in finale e si mette in testa di tornare ad alzare la coppa dei Campioni prima della fine della carriera, riuscendosi due anni dopo, quando i rossoneri si vendicano del Liverpool nella finale di Atene, arrivata un anno dopo alla tribolata estate di calciopoli, che aveva messo a rischio la partecipazione alla Champions League dei rossoneri.
L’ultimo successo di Paolo Maldini con il Milan è la vittoria della coppa del Mondo per club del dicembre 2007 nella finale contro il Boca Juniors, che qualche anno prima aveva battuto il Milan quando ancora il trofeo si chiamava coppa Intercontinentale.
La stagione 2008-2009 è quella del ritiro di Paolo, ma il Milan va male e dopo la sua ultima partita a San Siro (sconfitta 2-3 contro la Roma), finisce vittima dei fischi della curva sud durante il suo giro di campo. Chiude con il calcio il 31 maggio 2009 a Firenze, dove il Milan sconfigge la Fiorentina e si qualifica per la Champions League ai danni dei viola, ma nonostante questo il pubblico del Franchi gli tributa un lungo e commovente applauso.
Dopo il termine della carriera rimane spesso lontano dal calcio, nonostante spesso si è vociferato di un ritorno al Milan in qualità di dirigente. Nel 2015 fonda negli Stati Uniti la squadra dei Miami Football Club, mettendo in panchina il suo compagno di reparto nel Milan, Alessandro Nesta.
Per Paolo Maldini, la carriera in rossonero si chiude con 902 partite ufficiali giocate tra tutte le competizioni e 33 reti segnate. Una carriera universale, che lo ha visto cancellare quella nomea di “figlio di papà” affibbiatagli nei primi anni di carriera. Anzi, se all’inizio lui era noto come il “figlio di Cesare”, la magnificenza della sua carriera lo ha reso più celebre del padre (scomparso nel 2016), tanto che negli anni fu Cesare ad essere noto come il “padre di Paolo”.